year / anno
2018
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project by / progetto di
architetta Francesca Perani / architetto Matteo Rota
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collaborators / collaboratori
interior design Ilenia Perlotti / designer Annalisa Grasselli
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photo / foto
Francesca Perani
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location / luogo
Italy – Bergamo
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type / tipologia intervento
Rinnovamento / restauration
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client / cliente
ELAV kitchen & beer
Antonio Terzi / Valentina Ardemagni
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dimension / dimensioni
160 sqms
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Status: completed
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In una delle vie più caratteristiche di Bergamo Alta nasce il nuovo ELAV KITCHEN&BEER, un locale sofisticato che sorprende ed accoglie i clienti in cerca di un’esperienza unica di degustazione della birra artigianale.
Rendere visibile la stretta connessione tra il mondo agricolo e le tecniche artigianali della produzione della birra, con lo spirito innovativo che contraddistingue il marchio del birrificio: queste le esigenze dei proprietari.
In uno spazio di 160 mq rinnovato da Francesca Perani Architetta e MARGstudio (Annalisa Grasselli designer e Matteo Rota architetto), troviamo un’ampia sala principale ed una zona pranzo più riservata, una zona esposizione/cantina con sala privata, cucina e servizi.
Il concept di progetto ha voluto integrare gli importanti elementi architettonici già presenti con alcuni elementi chiave tra cui il bancone di “terra”, l’affaccio sulla “corte” e il sistema di spillatrici.
La mission del birrificio, strettamente connessa al mondo agricolo e rurale, viene rielaborata attraverso la realizzazione al centro della sala principale di un bancone lungo 8 metri, un bancone di “terra”, realizzato con uno speciale rivestimento di resina mista a graniglia e fieno. Questo volume importante, che riporta immediatamente l’immaginazione al mondo autentico dell’agricoltura e dell’artigianalità, è il punto focale dello spazio, che unisce sia la parte di servizio che quella di consumazione mettendo in stretto contatto l’intera sala con i suoi gestori, creando così un’esperienza partecipata.
Al centro del bancone si cala un sistema di spillatrici, formato da 7 diversi tubi in acciaio satinato, ognuno dedicato ad una singola tipologia di birra: il pitone che comunemente fa fluire ai clienti la birra servita, si ramifica ed acquista un’immagine multiforme, che oltre a richiamare i percorsi delle tubature dei birrifici si collega agli snodi metallici del sistema di illuminazione.
Grazie ad un sistema sospeso di tubature in acciaio zincato che si snoda seguendo la matrice del caratteristico soffitto a cassettoni in cemento armato, la sala principale e la zona pranzo più privata vengono delicatamente illuminate, regalando agli ospiti una luce calda e familiare.
Una parete scenografica di fondo appositamente allestita, illumina la sala ristorante, creando un ipotetico affaccio ad una corte verde, dove la presenza di una boiserie continua in legno color noce accompagna i clienti nel mondo agricolo dei fienili e delle sue strutture tipiche, suggerendo agli ospiti un contatto ravvicinato con la natura.
A corredo dello spazio principale è presente un sistema di griglie metalliche, caratterizzate da una texture geometrica, citazione evidente del soffitto in cemento; al piano inferiore questi elementi di suddivisione aiutano la separazione tra lo spazio privato e l’ambiente espositivo della zona cantina, dove vengono proposte le 36 tipologie di birra artigianale.
Anche la grafica applicata degli ambienti di servizio dimostra la cura dei dettagli dedicata al rinnovo del locale.