the grave
concorso internazionale Adam’o eva
international design competition / Honorable mention
international design competition / Honorable mention
year / anno
2008
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project by / progetto di
architetta Francesca Perani
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photo / foto
Francesca Perani
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location / luogo
Italy – Milano
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type / tipologia intervento
grave design
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competition / concorso
concorso internazionale Adam’o eva
HONORABLE MENTION
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Status: completed
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The grave
Sacred art or design? A unique piece of artwork designed by Francesca Perani was given special international recognition (honorary mention in the Adam’o Eva Creations International design price 2008 for young designers)
The monument (a grave) stands out for being at the same time linear, sharp and sculptural.
The aim of the architect from Bergamo is to interpret such a delicate design bringing the viewer’s attention to the dematerialization of the present style of monuments which frequently appear as “platforms weighing down ascending bodies”. Hence her desire to create elements that are no longer oppressive but ethereal, hinting at a possible future resurrection.
Vertical sects of Sarnico stone rise as linear blades from the ground to create a sharply tridimensional structure. All this is softened by the spherical indentation that cuts its shape. A connection is thus created with the the deceased’s wife’s gravestone
(represented by a large marble sphere), which, although not placed nearby, is willingly and strongly remembered.
Monumento cimiteriale
Arte sacra o design? Un importante riconoscimento a carattere internazionale (menzione d’onore del Premio Internazionale Giovani Designer Adam’o Eva 2008) e’ stata conferita ad una singolare opera di design progettata da Francesca Perani. Il monumento (cimiteriale) si distingue per il suo carattere lineare, asciutto e al tempo stesso scultoreo.
L’intenzione dell’architetta bergamasca è di interpretare una progettazione così delicata ponendo l’attenzione sulla dematerializzazione dei monumenti attuali che si presentano molto spesso come “gravi piattaforme su corpi in ascesa”. Da qui il desiderio di creare elementi non più oppressivi ma eterei che rimandino ad una eventuale resurrezione.
Setti verticali in pietra di Sarnico, lame lineari che si ergono dal terreno e creano una struttura fortemente tridimensionale. Il tutto ammorbidito dalla forma sferica che ne ritaglia la sagoma; ecco si crea così il rimando alla lapide della moglie che non essendo posta nelle vicinanze vuole però essere fortemente ricordata (essa infatti e’ rappresentata da una grande sfera di marmo).
L’opera e’ stata realizzata dalla ditta Paganessi Marmi di Vertova (bg).
by Benvi Acerbis